cos-e-la-seo

Ottimizzazione SEO: come funziona e quali sono le migliori strategie

SEO è un acronimo molto più conosciuto del suo significato: Search Engine Optimization, l’ottimizzazione di una pagina web per i motori di ricerca. Non è un segreto da svelare, non è una tecnica nascosta, ma un insieme di azioni. Perché sia di successo, è importante che la strategia SEO sia pensata e attuata in sinergia con quella degli altri settori del digital marketing, come le attività sui social network o l’email marketing.

Ma perché fare SEO? L’obiettivo fondamentale della SEO è far comparire una o più pagine di un sito tra i primi risultati organici (cioè non a pagamento) di un motore di ricerca e intercettare così gli utenti più interessati a ciò che facciamo: che sia un sito aziendale o un semplice blog, la SEO ci aiuta a scalare la classifica della SERP, la pagina dei risultati del motore di ricerca. Ma come funziona un motore di ricerca?

SEO: come funziona un motore di ricerca?

Quando un utente cerca un’informazione o un prodotto su internet, si rivolge ai motori di ricerca, siti che hanno immagazzinano informazioni sulle pagine web pubblicate.
La strategia SEO deve tenere in considerazione che l’ottimizzazione di una pagina si può dividere in tre fasi e prestare attenzione a facilitare ognuna di queste:

  1. Scansione. Tutto parte da uno spider, un bot chiamato così perché con le sue lunghe zampe scorre e analizza tutto il codice e le parole di una pagina web. Non a caso, lo spider è anche chiamato crawler, un animale che va molto piano, alla ricerca delle le informazioni che possono celarsi in una pagina. Questi bot non si fermano mai e percorrono tutta la rete per non tralasciare nessuna nuova pagina. Con alcuni strumenti, come Google Search Console, si può chiamare lo spider di Google, Googlebot, e chiedere di scansire una pagina non appena viene pubblicata.
  2. Indicizzazione. Ottenute queste informazioni, il motore di ricerca interpreta il contenuto di una pagina: ad esempio, la nuova pagina del sito A parla di investimenti finanziari, la nuova pagina del sito B di pesca d’altura. Lo fa tramite alcuni segnali che trova nel codice, come i tag, la posizione di una parola nel testo o le cooccorenze tra le parole usate. Se troverà la parola pesca in associazione ad amo o licenza, sarà chiaro che la pagina non parlerà del frutto estivo, ma dell’attività del pescare.
  3. Posizionamento. Una volta dato un valore al contenuto, il software dietro al motore di ricerca stabilisce una classifica tra le pagine che ha scansito. Il ranking, però, non è basato solamente sul contenuto in senso stretto, significato che ormai i software riescono a capire facilmente, ma anche da altri fattori, come la velocità di caricamento del sito, il volume di traffico o la semplicità del codice che lo spider si trova ad attraversare.

Per una buona SEO, dunque, non si deve solo considerare solamente un testo, ma anche molti altri fattori. Si distingue infatti tra SEO on page e SEO off page.

SEO on page

Tutto ciò su cui si può intervenire in una pagina SEO e, più in generale, su un sito internet per ottimizzarlo è considerato SEO on page. Le azioni di SEO on page sono molteplici e vanno dall’utilizzo di keyword rilevanti per il topic ricercato dall’utente alla scelta dell’H1, del metatitle, dell’url o dei link interni.

Da qualche tempo a questa parte, però, i motori di ricerca considerano sempre più importanti caratteristiche non propriamente contenutistiche, come la user experience della pagina, l’ottimizzazione delle immagini (per peso e per titolo) o la velocità di caricamento dei contenuti.

Per Google, si stima che siano più di 200 i fattori di ranking, per lo più sconosciuti ai SEO specialist. Google ha rilasciato una guida per la SEO, ma senza andare a specificare esattamente le caratteristiche che reputa importanti per una pagina.

Il tuo sito, però, potrebbe anche essere ospitato da un server velocissimo, avere una user experience intuitiva e contenuti studiati per essere in linea con ciò che vuole il tuo utente tipo, e potrebbe non essere abbastanza. È qui che deve intervenire la SEO off page.

SEO off page

Come dice il nome stesso, la SEO off page è l’insieme di tutte le azioni di ottimizzazione di una pagina internet che esce dal sito stesso. Si concentra infatti soprattutto sul trovare link in entrata di valore per la pagina che si vuole posizionare. La SEO off page è un titolo che comprende molte altre, come la digital PR e la brand identity. Per i motori di ricerca il link in ingresso è ancora uno dei fattori di ranking più forti.

Una buona SEO off page si basa sulla link earning, l’attività di guadagnare link in ingresso da siti che sono in linea con il nostro business e target di utenti. Guadagnare, non comprare. Google sanziona infatti pesantemente i siti che attuano pratiche di link building scorretta. Se il nostro blog aziendale tratta di prodotti di erboristeria, a poco servirà avere o, peggio, comprare un link che arriva da un giornale specializzato in informatica. Se invece abbiamo un blog di cucina e un sito di un produttore di planetarie linkerà alla nostra ricetta della torta della nonna, il motore di ricerca valuterà positivamente questo link.

I link in ingresso già presenti si possono identificare con tool SEO come Semrush o SEO Zoom, sia quelli che portano valore alla pagina a cui puntano sia quelli tossici. È molto importante tenere sotto controllo i backlink spam perché, come i link di valore arricchiscono e portano in alto il nostro ranking, i backlink spam fanno da zavorra e ci portano nel fondo della SERP.

Le attività di SEO off page, dunque, sono fondamentali per far conoscere a clienti e utenti potenzialmente interessati, per poter poi essere linkati organicamente.

La SEO è un campo molto complesso del digital marketing. Comprendere il funzionamento di un motore di ricerca è il fondamento da cui partire per innestare strategie di SEO on page e SEO off page. Non si deve però pensare che si può fare a meno di una o dell’altra: una buona strategia SEO infatti deve fare attenzione sia a ciò che si attua sul nostro sito sia ciò che avviene al di fuori.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *